L’amore e il peccato nel messaggio di Cristo
L’adultera.
Il brano evangelico è di Giovanni, ma per stile e tema potrebbe essere attribuito a Luca. E', infatti, la celebrazione della misericordia e del perdono nei confronti di
una peccatrice, alla quale viene offerto di percorrere una nuova strada. E’ una donna sorpresa, da scribi e farisei, in flagrante adulterio. Non ci sono dubbi, dunque, su di lei. La donna è sola, posta al centro degli sguardi perfidi e perversi dei suoi accusatori, viene posta esattamente tra i due Testamenti: si tratta di un confronto tra Mosè e Gesù, tra le logiche dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Gesù è chino a terra a testa bassa, silenzioso. Con calma, come chi domina la situazione, comincia a scrivere in terra con il dito. Sono gli avversari che si
innervosiscono. Loro insistono e vogliono che Gesù dia la sua opinione. Allora Gesù si alza e dice: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!". Gesù non discute la legge, ma cambia l’obiettivo del giudizio. Invece di permettere che loro pongano la legge al di sopra della donna per condannarla, chiede loro di esaminarsi alla luce di ciò che la legge esige da loro. Gesù non nega il giudizio di Dio o la Legge e neppure chiede pietà per la donna, scusandola o difendendola per un peccato che sicuramente ha commesso; vuole che ciascuno rivolga il giudizio della parola di Dio anzitutto verso se stesso.
Alla fine, Gesù rimane solo con la donna in mezzo al circolo. Si alza e la guarda: "Nessuno ti ha condannato!" Lei risponde: "Nessuno, Signore!" E Gesù: “Nemmeno io ti condanno! Vai e d’ora in poi non peccare più!" Gesù dà fiducia alla donna, non la condanna, ma ciò non significa indifferenza morale. La sua parola suona come un’assoluzione, congiunta però all’impegno accettato di non peccare più.
La donna, considerata colpevole e meritevole della pena di morte, rimane in piedi davanti a Dio, assolta, redenta e recupera la sua dignità.
Cristo e la peccatrice
“Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!”.
Gesù allora gli disse: “Simone, ho da dirti qualcosa”. Ed egli rispose: “Di’ pure, maestro”. “Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?”. Simone rispose: “Suppongo sia colui al quale ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi ; lei invece mi
ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco”. Poi disse a lei: “I tuoi peccati sono perdonati”. Allora i commensali cominciarono a dire fra sé: “Chi è costui che perdona anche i peccati?”. Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!” (Luca 7,36 - 7,50).