sabato 4 giugno 2016

L’ODORE DEL CORPO


L’ODORE DEL CORPO



 L'erotismo é una forma di conoscenza, una conoscenza deI corpo. Del nostro corpo, del corpo dell'altro, una conoscenza raggiunta at­traverso il corpo. Il nostro corpo diventa un oggetto eroti­co, quando vogliamo piacere agli altri. È il loro desiderio che mette in moto la nostra conoscenza. Le religioni asce­tiche che combattono l'erotismo nascondono il corpo, im­pediscono che la gente ne prenda cura, lo trascurano, non lo lavano. Allora tutti i sensi si ottundono, il tatto, la sen­sibilità cenestesica, 1'odorato. Vi è sempre, nelle persone, negli ambienti, nei locali abitati dai membri delle religio­ni ascetiche, nel loro abbigliamento, nei loro refettori, nei loro conventi, qualcosa di squallido, di cattivo gusto, uni­to ad un cattivo odore. In Europa sono stati gli aristocra­tici, i mercanti, il grande clero a creare uno spazio per la bellezza, la raffinatezza della vita, per la poesia, per la pittura, per l'abbigliamento colorato, per i profumi, per la curiosità, per lo studio della natura e del corpo umano, per la medicina. Il rinascimento italiano, da cut ha origine il mondo moderno, è una scoperta del corpo, della sua ar­monia, della sua bellezza.






Ma vi è anche un conoscere attraverso il corpo. Noi tut­ti, quando entriamo in contatto con un'altra persona, sia­mo profondamente influenzati dalle sue espressioni corpo­ree. Per prima cosa percepiamo il linguaggio non verbale del suo corpo. Ne sono però più consapevoli le donne. Il primo aspetto che la donna esplora, che percepisce del corpo dell'uomo è l'odore. L'odore è determinante. Spesso in base all'odore decide se continuare a vedere quell'uomo oppure evitarlo. Evitarlo perché sgradevole, perché pro­duce nausea. L'odore si percepisce a distanza, basta essere seduti accanto in treno, in aereo, in macchina, al ristoran­te, in salotto, o sull'ascensore. Ancora più determinante è l'alito dell'uomo, perché se l'odore è modificabile con i co­smetici ed i profumi, l'alito no. La donna fa di tutto, quasi istintivamente, per coglierlo. Per scoprirlo le basta avvici­narsi. Talvolta la donna lo fa di proposito, si avvicina il più possibile come quando, per esempio, tenta di aggiu­stargli la cravatta. Gli uomini apprezzano questo gesto, questo tipo di attenzione della donna.






L'odore del corpo e dell'alito sono una conditio sine qua non per il proseguimento del rapporto. Se l'odore è buono può continuare. La donna esperta sa anche intuire dall'odore del corpo e dell'alito, l'odore del sesso. II sesso dell'uomo, anche dopo una doccia, conserva sempre un odore particolare, individuale, anche se sempre maschile. Il rapporto fra corpi ed odori è un sapere che hanno i creatori di profumi. L'arte di creare i profumi è un'arte erotica. Scaturisce dalla profonda conoscenza della psiche della donna e delle metamorfosi dell'odore naturale del corpo della donna misto con il profumo. Lo stesso profu­mo su ogni donna assume una fragranza diversa. I creato­ri di profumi sono dei grandi cultori del corpo femminile. Il sapere sul profumo maschile, invece, è ancora allo stato grezzo. Forse perché le donne non si sono ancora impe­gnate a creare profumi maschili o forse perché molte di loro preferiscono quello naturale. Esplorato 1'odore, la donna passa ai sapori. Questo atto conoscitivo ha bisogno di un inizio erotico, il bacio. Nel­l'uomo, invece, è col bacio che incomincia l'esplorazione, perché prima non riusciva a cogliere l'odore della donna ma solo il suo profumo artificiale. Con il bacio ne sente l'alito e, talvolta, ha una reazione di disgusto. L'uomo pe­rò non dà a questa impressione la stessa importanza della donna. Se è eccitato eroticamente, infatti, cessa di sentire l'odore sgradevole. Nell'uomo l'odore dell'alito è solo un ostacolo, mai una barriera.






Per la donna il sapore della bocca è determinante quanto gli odori, o più degli odori. Il bacio è un modo di cominciare ad offrire qualcosa del proprio corpo, e di prendere qualcosa. È un iniziare a bere il corpo dell'uo­mo. Dal modo di baciare la donna esperta capisce il ca­rattere dell'uomo. Da particolari insignificanti. Per esem­pio capisce se il gioco della vita vuol condurlo lui, oppure se è disposto a cederlo a lei. Si accorge se l'uomo, nell'atto sessuale, è capace di resistere a lungo, di rimandare il pro­prio orgasmo, oppure se ha una eiaculazione precoce. Se è generoso e capace di dare oppure se, al contrario, è un la­dro di piacere. La donna sa scoprire molte altre caratteri­stiche dell'uomo da un bacio, se è intelligente e sensibile. Il come lo scopre però lo tiene per sé, non lo dice. Non lo dirà soprattutto mai a chi non potrebbe capire. È un sape­re antico, iniziatico, che potrebbe essere giudicato osceno, che richiede complicità, riserbo. Una donna non parlerà di queste cose ad una ragazza che sa che non è mai stata profondamente innamorata. Così come non parlerebbe mai di erotismo ad un ragazzo. Se vuol trasmettergli un sapere farà all'amore con lui.






Dalla conoscenza del corpo dell'uomo una donna sa valutare anche le altre donne. Sentendo parlare una don­na, osservandone i minimi comportamenti, sa se è inna­morata oppure no, sa se ha accettato il corpo del suo uo­mo oppure no. Sa se il suo è un vero grande amore o sol­tanto un senso di possesso, di protezione o di prevaricazione. (Continua 1)